
Mykonos, tra mulini e palazzi veneziani
L'isola dei mulini chiamata "la piccola Venezia ellenica"
Qualche curiosità sulla storia e la tradizione dell'isola di Mykonos, l'isola dei mulini chiamata "la piccola Venezia ellenica" per le sue case multicolore.
L’isola dei mulini
Costruiti nel XVI secolo, per oltre 400 anni i mulini di Mykonos hanno rappresentato una voce fondamentale nell’economia del territorio. La macinazione del grano coltivato sull’isola non serviva solo a soddisfare il fabbisogno interno ma apriva alla popolazione rotte importanti nel commercio estero di farina.
Quando il turismo ha preso definitivamente il sopravvento su agricoltura e commercio, i mulini sono stati prontamente riadattati in attrazione; e così la località di Kato Myli – facilmente raggiungibile dal centro storico anche in autobus – è diventata una tappa imperdibile per ammirare le belle strutture ristrutturate e il panorama bellissimo che si apre tutto intorno. Uno dei mulini, inoltre, è stato trasformato in museo, con foto e didascalie che raccontano la storia e l’importanza commerciale di quest’attività alimentata dai forti venti che soffiavano – e tuttora soffiano – sull’isola.
La “piccola Venezia” ellenica
Uno dei luoghi simbolo della Chora della città di Mykonos – il termine greco che indica il centro più antico del paese – è quello che viene chiamato “little Venice”: il quartiere composto da tradizionali case multicolori, appartenute nel 1700 a ricchi mercanti e capitani, sono costruite proprio a filo d’acqua e sembrano quasi galleggiare sull’Egeo proprio come a Venezia.
Le vie strette sono popolate da negozi, ristoranti, bar e pub, e il momento migliore per cogliere la suggestione unica del quartiere è al tramonto: il sole tinge la risacca d’oro, regalando un altro colore a un quartiere già coloratissimo di suo.
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