
Costiera Amalfitana: itinerario per un week end indimenticabile
Itinerario Costiera Amalfitana: ecco cosa vedere in un week end nella costiera amalfitana. 39 km da Vietri sul Mare a Positano
Un itinerario che va da Vietri sul Mare a Positano, alla scoperta dei prodotti unici che questa terra offre e delle migliori cantine locali.
I gioielli della Costiera amalfitana
Aggrappati alla roccia, incorniciati dai monti Lattari, bagnati da acque cristalline, incastonati tra profonde insenature, i borghi marinari della Costiera amalfitana sono un miracolo di bellezza, sintesi perfetta dell’interazione uomo-natura.
Con le vigne “a terrazze”, che strappano alla terra ogni centimetro utile, e le limonaie che sbucano a ogni curva spennellando di giallo una cartolina già incantevole, questo breve ma tortuoso itinerario della provincia di Salerno – 39 km da Vietri sul Mare a Positano – promette scintille d’amore, panorami estatici e peccati di gola.
Itinierario Costiera Amalfitana: Da Vietri sul Mare a Positano
Si comincia il viaggio tra le ceramiche artistiche di Vietri, si prosegue con la colatura di alici di Cetara, si temporeggia con un gelato al limone sul lungomare di Maiori, si sale verso Tramonti per un calice di vino Costa d’Amalfi Doc.
Si passa anche per Ravello, “città della musica”, per poi riscendere verso quel gioiello chiamato Atrani, che è solo l’anticamera dello spettacolo di Amalfi, con il duomo, la scalinata, i vicoli stretti e le pasticcerie piene di golosità. E poi le tappe di Furore, il paese del vino e dei muri dipinti, Praiano, per un assaggio di limoncello, e di Positano, la destinazione più chic della Costiera.
La costiera Amalfitana considerata uno dei territori più belli al mondo
Considerato a ragione tra i territori più belli al mondo, modellato nei secoli dall’uomo, senza l’agricoltura estrema e il lavoro di vignaioli e coltivatori di limoni quest’incredibile paesaggio non avrebbe uguale fascino.
È chiamata viticoltura estrema quel modello agricolo che ritroviamo solo in territori montuosi, come la Valtellina, la Val d’Aosta, la Liguria e anche la Costiera amalfitana, questa invece baciata dal sole del Sud: un modello agricolo di terrazzamenti strappati alla roccia e terreni dalle forti pendenze, a tratti inaccessibili ai mezzi meccanici.
Vino e Limoni in Costiera Amalfitana
Per rimanere al vino, aggiungiamo un patrimonio di viti centenarie e vitigni autoctoni:
- biancazita
- biancatenera
- pepella
- tintore
- ginestra
- fenile e tante altre.
Se la vite, però, è stata sostenuta da un mercato del vino attento alla qualità, il settore dei limoni ha sofferto maggiormente a causa degli alti costi di lavorazione.
Ne è convinto Mario Anastasio, produttore di limoncello artigianale a Praiano, nell’azienda Il Gusto della Costa.
Questo genere d’impianti rischia di sparire perché i costi di gestione sono alti e il raccolto non ripaga la fatica” avverte Anastasio. “Dobbiamo resistere: la nostra forza è lo Sfusato amalfitano, una varietà di limone a forma allungata e profumato, senza semi, con un’acidità non aggressiva; coltivato su pergole sostenute da pali di castagno.
Nessun allarmismo ma, in territori difficili come quelli della Costiera, i mestieri tradizionali spariscono in due generazioni.
Le colature di Alici di Cetara
Un altro esempio di resistenza ci arriva da Cetara, incantevole borgo con spiaggetta bianca e porticciolo movimentato dai pescherecci.
Cetara è il paese della colatura di alici, un presidio slow food che sopravvive attraverso la famiglia Giordano, proprietaria dell’azienda ittica Nettuno, l’ultima in paese a preparare l’antico condimento.
“Lavoriamo 200 quintali di alici l’anno tra il sotto sale in barattolo e la colatura” dice Giulio Giordano. “Vendiamo quasi tutto localmente. Pensi che un giapponese voleva 10mila litri di colatura. Ma è un prodotto di nicchia, gli ho risposto, ne facciamo appena 2 mila litri l’anno. Che vendiamo in bottigliette da 100 cl. Facciamo tutto a mano: un mestiere che rischia di sparire”.
Come si produce la colatura di alici di Cetara?
Le alici fresche sono decapitate, eviscerate e messe a strati in contenitori di plastica con sale grosso per la disidratazione.
Dopo 24 ore sono trasferite in un “terzigno” di rovere (un terzo di botte), sotto vari strati di sale; il tutto ricoperto da un “tompagno” (coperchio) e da una pietra poggiata sopra per 9-12 mesi.
Ogni terzigno, riempito con 20 kg di alici, produce 2 litri scarsi di colatura.
A fine procedimento si ottiene una liquefazione delle alici, per pressione e lenta maturazione. Solo allora si raccoglie bucando il fondo del barile con un ago, per far cadere il liquido goccia a goccia, facendolo “colare”: da qui il nome del prodotto.
Il settore vinicolo nella Costiera Amalfitana
A differenza dei limoni e della colatura, il settore vinicolo nella costiera amalfitana va decisamente meglio.
Il prestigio che avvolge il mondo del vino rende vita più “facile” ai vignaioli della Doc Costa d’Amalfi, una decina di produttori ben presenti nelle carte dei ristoranti locali, dalle più semplici trattorie ai migliori indirizzi gourmet.
Ad esempio, la cantina Ettore Sammarco, tra gli storici produttori di Ravello: 80-90 mila bottiglie fatte con le uve di 2 ettari di proprietà e quelle di una trentina di conferitori tra Ravello e Scala.
Il cru è la vigna Grottapiana, a Montebrusara, con rese per ettaro molto basse, intorno ai 50 quintali di uve ginestra, biancolella e falanghina. Si arriva alla vigna solo a piedi, da una strada ripida. La vendemmia è manuale, in cassettina, e il trasporto si fa con moto-cariola cingolata.
Tra gli ambienti più impervi c’è Furore, paese diffuso celebre per un fiordo: uno specchio d’acqua che s’insinua sotto uno strapiombo sul mare.
Nel paese, la cantina Marisa Cuomo coltiva parte delle vigne con un sistema eccezionale: le viti crescono in orizzontale a partire da radici che spuntano dalle pareti rocciose. La Cuomo e il marito Andrea Ferraioli producono 100 mila bottiglie, attingendo anche alle vigne di alcuni viticoltori con cui collaborano.
La presenza di viti centenarie caratterizza invece la sottozona di Tramonti, zona più interna della Costiera dove troviamo i fratelli Reale - Luigi, Gaetano, Emanuele – che lavorano 2,5 ettari di vigna e 1 ettaro di limoneto.
Annesso alla cantina c’è una trattoria con tre camere.
“Abbiamo sempre fatto vino sfuso, ma dal 2002 imbottigliamo” racconta Luigi Reale. “La forza del territorio sono i vitigni autoctoni, come la pepella, il ripoli, il tintore, varietà che abbiamo solo in Costiera”.
Gli fa eco Giuseppe Francese del vicino ristorante Antichi Sapori che integra l’attività di chef con i corsi di cucina, un modo per far conoscere i territori più interni e meno frequentati.
“Siamo in una terra molto visitata per il mare” spiega Francese “ma dobbiamo far conoscere i nostri prodotti, per sviluppare un turismo enogastronomico più esteso. Si potrebbe fare di più con un miglior lavoro di squadra”.
Itinerario di 3 giorni per visitare la Costiera Amalfitana
abbiamo preparato un itinerario per andare a scoprire in 3 giorni le meraviglie della Costiera Amalfitana.
Itinerario costiera Amalfitana: Venerdì tra Cetara e Tramonti
10
Arrivo a Cetara, visita del borgo, con vista della Torre e della chiesa di San Francesco.
12
Pranzetto leggero al Convento, nei pressi del porticciolo e shopping di colatura di alici presso l’azienda Nettuno.
15
Trasferimento a Tramonti per degustazione di vini alla cantina Reale.
20
Cena presso il ristorante da Antichi Sapori per assaggiare la cucina di Giuseppe Francese. Pernottamento presso il B&B Farfalle e Gabbiani.
Itinerario costiera Amalfitana: Sabato fra Ravello e Amalfi
10
Visita del borgo di Ravello e passeggiata nei giardini di Villa Cimbrone e Villa Rufolo.
12
Trasferimento ad Amalfi e breve sosta alla pasticceria Pansa per pausa golosa. Nel pomeriggio visita del borgo, per ammirare il duomo, i vicoli e la cartiera Amatruda.
15
Dopo la passeggiata per le vie di Amalfi, trasferimento a Furore per una degustazione alla cantina Marisa Cuomo.
20
Trasferimento a Conca dei Marini. Cena e pernottamento al Monastero Santa Rosa.
Itinerario costiera Amalfitana: Domenica a Positano
10
Trasferimento a Praiano a Mare per visitare un piccolo presepe nella roccia e per le confetture e il limoncello de Il Gusto della Costa.
12
Trasferimento a Positano e pranzo a base di pesce presso il ristorante Elisir di Positano Cafè.
15
Passeggiata sulla spiaggia di Positano, visita del centro storico, shopping goloso per le vie del centro.
20
Rientro a Ravello per cenare e pernottare al Belmond Hotel Caruso.
Indirizzi consigliati per la Costiera Amalfitana
DOVE MANGIARE
Al Convento
Il ristorante e pizzeria di Pasquale Torrente, vicino al porticciolo propone una buona cucina domestica e tradizionale, con tanto pesce azzurro e ingredienti di territorio. Da 40 euro.
Piazza San Francesco 16, Cetara (SA)
tel. 089 26 10 39
www.alconvento.net
Antichi Sapori
Fiordilatte di Tramonti, colatura di alici di Cetara, limone Sfusato Amalfitano, i prodotti locali sono protagonisti nelle ricette dello chef Giuseppe Francese. Da 30 euro
Via Chiunzi 72, frazione Campinola, Tramonti (SA)
tel. 089 87 64 91
cell. 347 59 43 389
www.cucinaantichisapori.it
Garden
La qualità delle materie prime, in prevalenza pesce, nella cucina dello chef Marco Mansi e un’eleganza casalinga caratterizzano il ristorante, dai pavimenti in maioliche di Ravello alle stoviglie in ceramica. Da 50 euro.
Via Boccaccio 4, Ravello (SA)
tel. 089 85 72 26
www.hotelgardenravello.it
Osteria Reale
L’osteria della cantina enoturistica, dalla piacevole atmosfera familiare, offre abbinamenti di pietanze contadine e vini di loro produzione. Da 35 euro.
Via Cardamone 75, Borgo di Gete, Tramonti (SA)
tel. 089 85 61 44
www.aziendaagricolareale.it
Belvedere
Nel ristorante gourmet del Belmond Hotel Caruso cucina mediterranea con piatti di carne e pesce, da gustare in un ambiente raffinato davanti a uno splendido panorama marino. Da 130 euro.
Piazza S. Giovanni del Toro 2, Ravello (SA)
tel. 089 85 88 01
www.belmond.com
DOVE DORMIRE IN COSTIERA AMALFITANA
Belmond Hotel Caruso
L’incantevole albergo 5 stelle lusso della prestigiosa catena Belmond, situato sul punto più panoramico della scogliera, offre ospitalità in 50 camere, ristoranti, piscina, centro benessere, escursioni in barca, boutique. Aperto da aprile a novembre. Da 950 euro.
Piazza S. Giovanni del Toro 2, Ravello (SA)
tel. 089 85 88 01
www.belmond.com
Farfalle e Gabbiani
Accogliente B&B con giardino e terrazza affacciata sulla valle, offre pernottamento in 6 camere semplici e colazione genuina con prodotti locali. Da 80 euro.
Piazza Campinola, fraz.Campinola, Tramonti (SA)
tel. 089 85 64 69
www.farfalleegabbiani.it
Hotel La Pergola
L’albergo 3 stelle a gestione familiare, immerso in un limoneto tradizionale, include 12 camere in stile mediterraneo, alcune con balcone sulla baia di Santa. Aperto da aprile a novembre. Da 80 euro.
Via Giovanni Augustariccio 10, Amalfi (SA)
tel. 089 83 10 88
www.lapergolamalfi.it
Monastero Santa Rosa
Ospitalità di charme nell’albergo 5 stelle in un complesso storico dotato di 20 camere e suite, centro benessere con Spa e Terrazzo del Tramonto.Aperto dal 5 aprile. Da 400 euro.
Via Roma 2, Conca dei Marini (SA)
tel. 089 83 21 199
www.monasterosantarosa.com
SHOPPING GOLOSO
Pasticceria Pansa
Dal 1830 scorzette candite d’arancia e di limone sfusato Amalfitano; la Santarosa (sfogliatella ripiena di crema e ricotta) e la Delizia al Limone, un pan di Spagna ripieno di crema di limone e ricoperto di crema chantilly al limone.
P.zza Duomo 40, Amalfi (SA)
tel. 089 87 10 65
www.pasticceriapansa.it
Il Gusto della Costa
Limoni, mandarini, meloni, fragoline di bosco, ma anche liquirizia e finocchietto selvatico della Costa d’Amalfi sono trasformati nel laboratorio artigianale in limoncello, classico e biologico, liquori, confetture e marmellate.
Via G. Capriglione 24, Praiano (Sa)
tel. 089 81 30 48
www.ilgustodellacosta.it
Caseificio Vitagliano Maurizio
Piccolo caseificio di formaggi artigianali, come il fiordilatte di Tramonti, da latte locale e lucano; anche ricotte, scamorza e provola affumicata con fumo naturale di legno faggio.
Via S. Sebastiano 24, frazione Campinola, Tramonti (SA)
tel. 089 87 60 79
CANTINE IN COSTIERA AMALFITANA
Azienda Agricola Biologica Raffaele Palma
L’azienda, che include vigneti, limoneto e uliveto, produce vino rosso, rosato e bianco, limoni, olio extravergine d’oliva, marmellate e liquori, tutto genuino e biologico.
Via Arsenale 8, Maiori (SA)
sede operativa Località San Vito, Maiori (SA)
cell. 335 76 01 858
www.raffaelepalma.it
Marisa Cuomo
Vigneti piantati a strapiombo sul mare, viti aggrappate alla roccia: una nota cantina che valorizza la viticoltura estrema e le varietà autoctone, fenile, ginestra, biancolella e altre.
Via G.B. Lama, 16/18, Furore (SA)
tel. 089 83 03 48
cell. 333 43 13 667
www.marisacuomo.com
Ettore Sammarco
Dal 1962, quando l’azienda agricola si trasforma in casa vinicola, produce, imbottiglia e vende vini da vitigni autoctoni biancolella, falanghina, piedirosso, aglianico, pepella e altri.
Via Civita 9, Ravello (SA)
tel. 089 87 27 74
www.ettoresammarco.it
Azienda agricola Reale
La cantina dei fratelli Reale, è specializzata sui vitigni autoctoni della Costiera, come il tintore di Tramonti. A cinque minuti a piedi dalla cappella rupestre Madonna delle Grazie.
Via Cardamone 75, Borgo di Gete, Tramonti (SA)
tel. 089 85 61 44
www.aziendaagricolareale.it